CAMPLI – Proseguono le indagini dei carabinieri sull’incidente che ieri a Floriano di Campli ha provocato il decesso di una zingara 43enne, madre di cinque figli, che viaggiava sulla macchina condotta dal fratello che si è schiantata in curva al culmine di una folle corsa sulla provinciale 17. I militari vogliono chiarire cosa abbia provocato la reazione del gruppo di nomadi a bordo della Lancia Y, lanciata ad alta velocità nel centro abitato di Sant’Onofrio e finita poi contro la macchina a bordo della quale viaggiava una famiglia di Sant’Omero. Secondo alcune testimonianze raccolte dai militari della stazione di Campli, che stanno lavorando in stretta collaborazione con i colleghi della compagnia di Giulianova, gli zingari – tutti componenti di un nucleo famigliare che risiede nel centro giuliese – si sarebbero disfatti di un involucro, lanciato da un finestrino durante la fuga, iniziata dopo aver incrociato una pattuglia di militari che si trovava in zona per una serie di controlli in attività produttive. Potrebbe essersi trattato cioè di una fuga determinata dalla presenza a bordo della macchina del bottino di qualche precedente furto e di cui il gruppo avrebbe voluto disfarsi per il timore di un controllo dell’Arma. Al momento, però, le ricerche del presunto bottino non hanno dato esito e si attende anche l’eventuale denuncia di proprietari di abitazioni della zona per chiarire questa vicenda. Analogamente, sono in corso accertamenti per chiarire il motivo dell’allontanamento dal pronto soccorso dell’ospedale di Sant’omero di un’altra zingara che viaggiavano a bordo della macchina investitrice, mentre era in attesa di sottoporsi agli accertamenti radiografici.
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